Le mie giornate in solitudine.
Vorrei lasciarmi andare ad uno sfogo, ma lo evito, con dignità, buttando la spugna inesorabilmente. Sono sempre stato un essere solitario. La mia felicità è quella di non avere nessuno accanto, di poter meditare in silenzio con un accanimento che sembra quasi una "nevrosi". Mi incantano tutte le sfumature del dubbio, le sue increspature e seduzioni, l'angoscia del dubbio, la divina retorica del dubbio. Che io non sia un uomo felice mi pare evidente.
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