domenica 27 marzo 2016

Aspettare il momento giusto...



Quando non si sà che fare.. quando si è resi sordi dal frastuono della vita, ed accecati brutalmente dalle sue luci, quando si è confusi e ci si sente come una barchetta di carta in un oceano in tempesta… bisogna essere capaci di fermarsi. Sedersi lì al margine, in bilico sul bordo di questa voragine onnivora che è la vita, e fare una cosa che ormai non c’e più concessa: Aspettare.
Aspettare il momento giusto, o la cosa giusta, o la persona giusta, senza agguantare nella mischia ciò che ci capita davanti. 
(“Shan Sa” pseudonimo di “Yan Ni”, autrice e pittrice francese)

lunedì 21 marzo 2016

Non avere più paura...

"L'uomo porta dentro di sè le sue paure bambine per tutta la vita. Arrivare a non avere più "paura" questa è la meta ultima dell'uomo". (Italo Calvino, scrittore,1923-1985)

venerdì 18 marzo 2016

Avevo la sensazione che il tempo mi mancasse...

Le teorie del Calebbano risuonavano nei vicoli più sperduti, su tutte le bocche, e nessuno sembrava sorpreso dai cambiamenti. Nadja mormorava sconsolata che ormai anche le facce delle persone si erano trasformate, e che tutto era finito, per sempre. Una sera ci eravamo sfiorati per caso restando allacciati come per proteggerci dai motorini che sgommavano, dalle frasi biascicate nei cellulari, dalle urla. E un pomeriggio avevamo fatto l'amore in una macchia di alberi scampata alla devastazione dell'Orto Botanico, stringendoci senza dire una parola. Ma quando eravamo ritornati là il giorno dopo, non era stato lo stesso. Avevo la sensazione che il tempo mi mancasse, che sarei morto da un momento all'altro, e stringendole un polso volevo trascinarla di nuovo lì. (tratto dal romanzo di Giuseppe Montesano, "Di questa vita menzognera")

mercoledì 9 marzo 2016

Nostalgia per qualcosa in cui credere...

Chi dice che io sono uno che non crede, mi conosce meglio di quanto io conosca me stesso. Io posso essere uno che non crede, ma uno che non crede che ha nostalgia per qualcosa in cui credere. (Pier Paolo Pasolini)

venerdì 4 marzo 2016

Diverso da come ti aspettavi...

Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi. Si, perchè lo specchio è la forma più crudele di verità. Non appari come sei veramente. Vorresti che la tua immagine corrispondesse a chi sei dentro e gli altri, vedendoti, potessero riconoscere subito se sei uno sincero, generoso, simpatico... invece ci vogliono sempre le parole o i fatti. E' necessario dimostrare chi sei. Sarebbe bello doversi limitare a mostrarlo. Sarebbe tutto più semplice. (Tratto da romanzo "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia)