lunedì 28 aprile 2014

Quando ti perdi........

"Mentre torni a casa, con il mondo fuori dalla porta, lasciando cadere il capotto sul letto, ti fermi a guardare il muro, con quella lacrima che scende dai tuoi occhi e ti perdi in quei pensieri che sembrano di cemento, ad ogni azione ti perdi, quando guardi la televisione o stai davanti al tuo pc, ad ogni respiro ti perdi, quando ti affacci alla finestra o cammini per strada…   Pensi a come sarebbe stato diverso se le cose fossero andate in altro modo, come sarebbe stata la vita, se avessimo scelto una strada differente, i pensieri girano, i pensieri, si disegnano sopra ogni parte del nostro corpo e rimangono stampati per sempre, come quando un piano suona note che si incidono sul cuore, non svaniscono mai, ogni volta che lo riascolti si riformano tali uguali a prima, imparare a condividere con essi e porsi milioni di domande, cercare delle risposte, che non arriveranno mai…   I ricordi si mischiano ai pensieri, ti domandi se il suo cuore ogni tanto pensa a te, mentre tiene per mano qualcun’altro, se la sua mente si è pentita da come ti ha trattato, pensi, se tutti i tuoi progetti un giorno ti porteranno davanti a quel mare che brilla e salta insieme a te, sotto il sole ricco di calore, se la nostra felicità un giorno farà cambiare il mondo, che vive nel freddo e piange nella paura, per essere sicuri di poter regalare un sorriso a chiunque senza essere guardati male, sperare che le persone un giorno, si possano accettare per quello che sono e non per quello che dicono di essere…   Sperare… di poter entrare in casa, lasciando il mondo fuori dalla porta, mentre poggi i vestiti sul letto guardando il muro, con un sorriso...".    (Ejay Ivan Lac)
1.2. Opere di Tomasz Rut.

Sogno che sto scrivendo qualcosa...................

"Non scrivo, non leggo, ma a volte sogno che sto scrivendo qualcosa. In sogno le righe scorrono come quelle di un testo proiettato sullo schermo. E le righe hanno un senso, la scelta delle parole è corretta, la composizione è piena di vita. Non sono «io» a scrivere tutto ciò, è qualcosa che accade dentro di me. La via di ritorno dalla vita alla morte è oscura, brancolo dal nulla verso il nulla e lungo il percorso, ogni tanto, una parola, un concetto risplendono come lucciole nella buia foresta". (Márai Sándor nel libro: L’ ULTIMO DONO)
 1.2. Opere di David Graux.

domenica 27 aprile 2014

Ho messo il mio cuore vicino al vostro.

"Siete contenti che sia venuto a trovarvi? Sapevo che mi volevate, e anch’io vi volevo. Per questo, eccomi qui. A dirvi il cuore che ci metto, parlandovi, non ci riuscirei, ma che altro linguaggio volete che vi parli il Papa? Io metto i miei occhi nei vostri occhi: ma no, perché piangete? Siate contenti che io sia qui. Ho messo il mio cuore vicino al vostro. Il Papa è venuto, eccomi a voi. Penso con voi ai vostri bambini che sono la vostra poesia e la vostra tristezza, alle vostre mogli, alle vostre sorelle, alle vostre mamme…” (Discorso di Giovanni XXIII ai reclusi di Regina Coeli Roma)
 

sabato 26 aprile 2014

Ogni volta è diverso..........

"Quando incontri una persona speciale vivi momenti emozionanti che fanno tremare la tua anima. Poi vorresti vivere quei momenti altre volte. La nostalgia, che non può essere spiegata a parole, è quello che spesso ti spinge ad andare avanti. Ogni momento però è diverso, ogni istante va vissuto per quello che può dare e per quello che può aprire dentro di noi. Ogni volta è diverso. Certamente tutti passiamo momenti in cui ci affidiamo ai ricordi nei momenti di difficoltà. L’errore che si commette è vedere in ogni situazione o persona quello che vorresti rivivere". (FRANCESCO PATERA, IL CUORE IN UN CUORE)

1.2. Fontana dell'Acqua Felice o
Fontana del Mosè - Largo    S.Susanna Roma

venerdì 25 aprile 2014

La vera follia..........

"La vera follia è fare finta di essere felici, fare finta che il modo in cui ti vanno le cose sia il modo in cui devono andare per il resto della tua vita, tutti i desideri, le speranze, tutte le gioie, le emozioni e le passioni che la vita ti ha tolto sono lì davanti a te, puoi riprenderti tutto"! (Walter Black (Mel Gibson) – Mr. Beaver)
 1.2. Opere di Theodore Gericault

giovedì 24 aprile 2014

Un'emozione che nessuno capirebbe.......

L’unica cosa che mi porterebbe sulla luna, non è poter realizzare qualcosa di impossibile, ne avere soldi, ne avere quello che altri non hanno…  Ma solo poterti tenere tra le mie braccia, un’emozione che nessuno capirebbe…  (Ejay Ivan Lac)

1.2.3. Foto scattate dal "Chirurgo" il 23 aprile 2014 a Piazza del Popolo Roma.

mercoledì 23 aprile 2014

Ascoltare la voce del nostro istinto..............

"Per quando sia difficile da giudicare a prima vista, quando una persona brilla di luce propria significa che ha qualcosa di speciale. Tutto nasce dentro di noi, attraversa la nostra vita a partire dall’infanzia. La chiave di tutto è solo dentro di noi. Ciascuno è il migliore, ed è il più grande amico di se stesso. Oggi questa sensazione si è attenuata, e le persone sono confuse. Sono certo che, se tendiamo l’orecchio ad ascoltare la voce del nostro istinto, ritroveremo noi stessi. E una volta che si sarà verificato questo incontro, ognuno di noi con la sua grande forza illuminerà la vita di ogni giorno, e chi gli sta vicino". (B. Yoshimoto, Un viaggio chiamato vita)

martedì 22 aprile 2014

Sento le vostre voci.........................

“Cari figlioli, sento le vostre voci. La mia è una sola, ma riassume tutte le voci del mondo; e qui di fatto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare questo spettacolo… Noi chiudiamo una grande giornata di pace… Sì, di pace: ‘Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà’. Se domandassi, se potessi chiedere ora a ciascuno: voi da che parte venite? I figli di Roma, che sono qui specialmente rappresentati, risponderebbero: ah, noi siamo i figli più vicini, e voi siete il nostro vescovo. Ebbene, figlioli di Roma, voi sentite veramente di rappresentare la ‘Roma caput mundi’, la capitale del mondo, così come per disegno della Provvidenza è stata chiamata ad essere attraverso i secoli.
La mia persona conta niente: è un fratello che parla a voi, un fratello divenuto padre per volontà di Nostro Signore… Continuiamo dunque a volerci bene, a volerci bene così; guardandoci così nell’incontro: cogliere quello che ci unisce, lasciar da parte, se c’è, qualche cosa che ci può tenere un po’ in difficoltà… Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto. Sappiano gli afflitti che il Papa è con i suoi figli specie nelle ore della mestizia e dell’amarezza… E poi tutti insieme ci animiamo: cantando, sospirando, piangendo, ma sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuiamo a riprendere il nostro cammino. Addio, figlioli. Alla benedizione aggiungo l’augurio della buona notte”   (Papa Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli)

 1..2. Opere di Giorgio Dante.

lunedì 21 aprile 2014

Buon 2767° compleanno Roma



La leggenda vuole che la città è stata fondata il 21 aprile del 753 a.C. dai fratelli gemelli Romolo e Remo, figli di Rea Silvia e del dio Marte. Abbandonati dalla madre nel Tevere, si salvarono solo perché allevati da una lupa e da un pastore di nome Faustolo.


Ma l’ambizione di entrambi d’essere l’unico fondatore, fa nascere i primi contrasti. Decidono allora di affidarsi alla volontà di Giove, che avrebbe concesso lo scettro di fondatore di Roma a colui che avesse osservato nella stessa quantità di tempo un maggior numero di uccelli. E’ Romolo ad avvistarne di più, anche se in ritardo rispetto a Remo, e scaglia la sua lancia di corniolo sul Palatino per scegliere il luogo. Dalla punta della lancia nasce un albero di corniolo che diverrà sacro a Roma. Romolo quindi traccia con un vomere di bronzo il "solco primigenio", ponendo alla sua sinistra una vacca bianca e alla sua destra un toro di uguale colore. Infine ordina ai suoi uomini di costruire lungo il solco un recinto di legno e fango per sancirne la sacralità e l’inviolabilità. Ma la nascita della città ha un epilogo tragico: terminata la costruzione Remo scavalca le mura, violandole in segno di sfida, e su di esse viene ucciso da Romolo.
Le celebrazioni del Natale di Roma, dopo un periodo di silenzio, tornarono in auge intorno al 1870. Tra i festeggiamenti da ricordare l’appuntamento con la "Patarina", la campana della torre sul Campidoglio che rintocca ogni 21 aprile a mezzogiorno.

 





venerdì 18 aprile 2014

The Passion.........................




1. L'ultima cena; 2. Entrata in Gerusalemme; 3. Cristo davanti ad Erode; 4. Volto di Gesù Cristo.

sabato 12 aprile 2014

L'ultimo amore di un uomo.

"Gli uomini vorrebbero essere sempre il primo amore di una donna. Questa è la loro sciocca vanità. Le donne hanno un istinto più sottile per le cose: a loro piace essere l'ultimo amore di un uomo". (Oscar Wilde)
 1.2. Opere di David Galchutt.

giovedì 10 aprile 2014

Le cose non appartengono a noi...........

Socrate rivolto a Liside: "Vi sono cose per le quali abbiamo sufficienti cognizioni; e queste, greci, stranieri, uomini, donne, tutti sono pronti ad affidarle alla nostra esperienza. In questi limiti potremo far quello che più ci piace; e nessuno, per quanto dipende da lui, ci metterà mai ostacolo, bensì saremo liberi e disporremo noi delle altrui volontà. Inoltre, queste cose saranno di appartenenza nostra, e godremo del loro frutto. Vi sono invece cose per le quali la nostra mente non è fornita di cognizioni sufficienti. E per queste nessuno ci vorrà concedere di svolgere opera di libera iniziativa. Anzi, per quello che possono, tutti saranno pronti a interporre ostaolo. E non solo gli estranei, ma anche il babbo, la mamma, e se vi fossero persone ancor più legate da vincoli d'affinità. In questo caso saremo subordinati ad altri; le cose non appartengono a noi e non ne potremo ricavare nessun frutto". (tratto dai "Dialoghi dell'Amore" - "Liside o dell'Amicizia" di Platone)

martedì 8 aprile 2014

Nutrire superbi pensieri........

"Ma il giorno in cui diverrai un sapiente fanciullo, tutti cercheranno la tua amicizia; tutti vorranno essere tuoi parenti. Allora potrai davvero rappresentar per loro qualche cosa. Nel caso contrario, nessuno vorrà diventar tuo amico: non il babbo, non la mamma, non qualcuno dei tuoi parenti. E ti par possibile che in queste condizioni, o Liside, si possono nutrire superbi pensieri su cose di cui non si sa nulla?" (tratto da "I dialoghi dell'Amore" di Platone: Liside o dell'Amicizia)