domenica 29 marzo 2015

La sua bocca prendeva la mia...

Anche quando facevamo l'amore lei prendeva possesso di me in modo naturale. La sua bocca prendeva la mia, la sua lingua giocava con la mia, mi diceva dove e come toccarla, e quando stava sopra, cavalcandomi finchè venivo, per lei io ero semplicemente lì per soddisfare la sua voglia. Non che non fosse tenera e non mi desse piacere. Ma lo faceva solo per il suo piacere di giocare, e lo fece fino a quando imparai anch'io a prendere possesso di lei. Questo avvenne in seguito, anche se non l'imparai mai bene. Ma neanche mi mancò molto. Ero giovane e venivo in fretta, e quando poi pian piano mi rianimavo, lasciavo volentieri che lei prendesse possesso ancora di me. Io la guardavo quand'era sopra di me, e vedevo il suo ventre che sopra l'ombelico faceva una piega profonda, i suoi seni, il destro un tantino più grande del sinistro, il suo viso con la bocca aperta. Puntava le mani sul mio petto e all'ultimo momento s'impennava, irrigidiva la testa e cacciava un urlo rauco, soffocato, rotto da singhiozzi, che la prima volta mi spaventò, ma dopo aspettai sempre avidamente. Dopo eravamo sfiniti. Spesso si addormentava su di me, e io sentivo la sega in cortile e il vociare degli operai che ci lavoravano, così forte che copriva il rumore. Quando la sega smetteva, penetravano in cucina, attenuati, i rumori del traffico  nella Bahnhofstrabe. Quando sentivo dei bambini gridare e giocare, allora sapevo che le lezioni erano finite e l'una era passata. (dal libro di Bernhard Schlink "A Voce Alta")

mercoledì 25 marzo 2015

E' insensato inorgoglirsi, affannarsi o lamentarsi...

Se pensi alla velocità con cui passa e scompare tutto ciò che esiste e che nasce, se pensi all'abisso senza fondo del passato e del futuro, dove tutto è svanito o svanirà, scoprirai quanto è insensato inorgoglirsi, affannarsi o lamentarsi come se ciò che ci succede fosse destinato a durare a lungo. (Marco Aurelio Antonino, 121-180 d.C. - Imperatore Romano)

domenica 22 marzo 2015

Ma io avevo bisogno di affaticarmi...

Dopo una settimana ero di nuovo da lei, davanti alla sua porta. Per una settimana avevo cercato di non pensare a lei. Ma niente era riuscito a svagarmi, a occuparmi la mente: il medico non mi permetteva ancora di tornare a scuola, dei libri ero stufo dopo mesi di lettura, e gli amici passavano sì a salutare, ma io ero ammalato da così tanto tempo che le loro visite non bastavano a gettare dei ponti tra il loro e il mio quotidiano, e si facevano sempre più brevi. Potevo fare delle passeggiate, ogni giorno sempre più lunghe, senza però affaticarmi. Ma io avevo bisogno di affaticarmi. (dal libro: "A Voce Alta" di Bernhard Schlink)

venerdì 20 marzo 2015

Quella notte stessa m'innamorai di lei...

"Quella notte stessa m'innamorai di lei. Non dormii profondamente: la desideravo, la sognavo, credevo perfino di sentirla, e poi mi accorgevo che stavo stringendo il cuscino o la coperta. A forza di baciare, la bocca mi faceva male. Il mio sesso era in continua agitazione, ma io non volevo masturbarmi. Non volevo masturbarmi mai più. Volevo stare con lei. Mi sono forse innamorato di lei per ricompensare il fatto che era stata a letto con me? Ancor oggi, dopo aver passato una notte con una donna, ho la sensazione di essere stato coccolato e di dover quindi ripagare: lei, cercando in qualche modo di amarla, e anche il mondo, verso il quale mi sento in debito". (dal libro "A voce alta" di Bernhard Schlink)

domenica 15 marzo 2015

Ad una persona... "Vera".


1. Arena di Verona; 2. Golden Roof in Innsbruck, Austria. (Il Tettuccio d'oro).

Un saluto da Innsbruck ad una persona "Vera" che con la sua esperienza sa sempre la cosa giusta da consigliarmi. (Febix96)

sabato 14 marzo 2015

Trova dove l'amore si nasconde...

Chris Mears

Fa attenzione, non sei nel Paese delle Meraviglie. Ho sentito la strana pazzia crescere da tempo nella tua anima. Però, sei fortunato nella tua ignoranza, nel tuo isolamento. Tu, che hai sofferto, trova dove l'amore si nasconde. Dare, condividere, perdere... altrimenti moriamo, non sbocciati. (Allen Ginsberg, dal film "Giovani Ribelli")

martedì 10 marzo 2015

Alcune cose, una volta che le hai amate, diventano tue per sempre...

"Alcune cose, una volta che le hai amate, diventano tue per sempre; se tenti di lasciarle andare, fanno solo un giro, e tornano da te: diventano parte di te o ti distruggono". (Dialogo tratto dal film "Giovani Ribelli" di Allen Ginsberg "Daniel Radcliffe)

domenica 8 marzo 2015

I vecchi mentono...

I vecchi mentono, quando si lagnano dell'eccessiva lunghezza della loro vita e invocano la morte. Infatti, appena sentono vicina la fine, non vogliono morire e perfino la vecchiaia sembra loro leggera. (Euripide, 485-406 a.C. - filosofo e autore di commedie tragiche)

venerdì 6 marzo 2015

Bisogna perdonare chi sbaglia...

Opera di Oleg Sergeev.

"Bisogna perdonare chi sbaglia involontariamente, ma punire duramente chi fa del male di proposito". (Fedro di Tracia-Macedonia)

domenica 1 marzo 2015

La voce della saggezza...


1. Antoni Gaudì, Casa Batllò Barcelona. 2. Ancient Entry, Abruzzo, Italy.

"Nessuno - invidioso, iracondo, pigro, selvaggio, ubriacone, libertino - è così selvaggio da non poter cambiare e migliorare, se solo ha la pazienza di prestar ascolto alla voce della saggezza". (Orazio "Quinto Orazio Flacco" di Venosa, Lucania)