giovedì 28 novembre 2019

Una folle corsa contro il tempo...


Mi piace pensare alla vita come a un fiume, con rapide e cascate.
Ci sono periodi in cui tutto sembra scorrere liscio. Sei sulla tua canoa, remi con comodo e ti godi il panorama. Un giorno fluisce nell’altro, risolvi ogni piccolo problema e ti rimane anche del tempo per rilassarti. E poi, gradualmente, la corrente accellera; è ancora possibile farcela, ma bisogna impegnarsi un pochino di più. Successivamente arrivano le rapide e di colpo ogni cosa diventa più difficile. Può trattarsi di un nuovo progetto di lavoro, della malattia di qualche membro della famiglia, di un trasloco oppure di un licenziamento. Quale che sia la ragione, in questi momenti governi faticosamente la canoa, lottando per restare a galla. 
La mattina ti svegli con la sensazione di essere già in ritardo e ogni giorno diventa una folle corsa contro il tempo per portare a termine gli impegni. E poi le rapide si fanno più veloci e tu continui ad avanzare in quella direzione. Tu “devi”, “sei costretto”, “non hai altra scelta”. Vai avanti, avanti, avanti. E in lontananza senti già lo scroscio della cascata e ti convinci che la tua unica possibilità sia remare con più vigore. Devi superare quelle rapide, in un modo o nell’altro, e cercare di metterti in salvo. Altrimenti, la cascata ti trascinerà con sé. (Nicholas Sparks, Tre settimane un mondo)

martedì 26 novembre 2019

Sono quelli che abbiamo perso...


"Il fatto è che la magia di una nuova conoscenza non dura mai abbastanza. Alla fine vogliamo sempre chi non possiamo avere. 
Sono quelli che abbiamo perso o che non hanno mai saputo della nostra esistenza a lasciare il segno. Gli altri ne sono solo una misero eco". (Brano tratto dal romanzo di Andrè Aciman, "Cercami").

giovedì 21 novembre 2019

Platonico Amore.



Fissai gli occhi in alto ad osservare il soffitto buio, il profilo dei mobili in legno chiaro, la tenda azzurra leggera che nascondeva la finestra mossa da un flebile vento caldo, decorata con catenine d’oro lunghe e sontuose.
Sospesa al soffitto c’era una lampada colma di olio profumato e alla sua luce vacillante tutta la camera sembrava un enorme catafalco. Un tappeto color avorio disteso a ricoprire il pavimento per metà della stanza. Ma quel crepuscolo continuo era reso più oscuro da una nube di incensi e oli essenziali che acuivano e stordivano, fino alla lucida follia, le mie facoltà mentali. Avrei voluto che lui potesse leggere nella mia mente, nel mio cuore. Ma nessuno di noi due osava compiere il passo che avrebbe dovuto conseguirne. Ci comportavamo come due innamorati consapevoli di vivere una straordinaria storia di platonico amore.

venerdì 15 novembre 2019

L’amore ha tanti misteri...



























L’amore ha tanti misteri ed è come un gioiello prezioso formato da mille pietre brillanti la cui lucentezza si mescola e si amalgama. L’amore è una combinazione di differenti illusioni e sentimenti, che risiedono permanentemente nella vita di ogni essere umano, il quale vive periodi segnati da alti e bassi, marcati da gioie e piaceri, ma anche da odio e rancore.

giovedì 14 novembre 2019

Ero stanco ed irritato...



Era una caldissima giornata di agosto, la canicola incombeva ancora, inclemente come una cappa di piombo. Stavo in fila con le auto in attesa di imbarcarmi. Ero stanco ed irritato, mi ero svegliato molto presto, dopo una notte difficile, agitata. Il viaggio in treno per raggiungere il molo era stato allucinante. Sembrava non finisse mai. Avevo i nervi a fior di pelle e saettavo per niente. Come se mi avesse morso una vipera. La nave era ormeggiata: alta, enorme, mastodontica. Stava scaricando quelli che la vacanza l’avevano finita: facce nere e abbronzate. Le auto erano piene all’inverosimile di materassini, palloni e teli da mare stesi sui vetri a riparare dal sole. Le automobili vomitate dal traghetto non finivano mai. 
E se non fosse stato che l’altra apertura della nave dava in mare aperto, si sarebbe detto che entravano da una parte per uscire dall’altra, in un girotondo continuo. I viaggiatori, fuori dalle auto, boccheggiavano madidi di sudore. Le lamiere delle auto stipate in lunghe file sul molo, riverberavano il sole come padelle. Mi legai i capelli dietro la nuca: il sudore mi aveva bagnato tutto il collo. 
Dopo un tempo interminabile, le auto cominciarono a muoversi e finalmente salii sul traghetto. Il viaggio fu lungo e noioso, ma almeno, come avevo sperato, non soffrii il caldo. Verso le diciotto la nave attraccò nel porto. Il molo era affollatissimo e per sbarcare ci misi quasi un’ora. Friederich era già lì ad aspettarmi. Ci salutammo con una leggera smorfia che traspariva dai nostri volti e ci avviammo verso un viale di pavè alberato, dove stavano in lunga fila tanti pullman nel centro storico del borgo medievale, tutto costruito in pietra. In piazza tanti tavolini davanti al bar, coperti da ombrelloni colorati. ("Ci sono Storie...")

domenica 10 novembre 2019

Amo tutti quelli come me...


Amo la gente un pò folle. 
Gli abbracci improvvisi.
I gesti spontanei.
I sorrisi gratuiti.
Chi saluta per pimo, chi ti regala attenzione, chi ti punta gli occhi negli occhi mentre ti parla.
Amo che si butta nella mischia, chi apre le danze, chi si ubriaca di emozioni.
E ti contagia di gioia.

giovedì 7 novembre 2019

Il racconto nebuloso...



Mi rivelò, senza preoccuparsi di eventuali contraccolpi, che lui era colui che mi aveva generato. Volle raccontarmi la sua versione della “storia d’amore” avuta con mia madre e non della “violenza e dell’abuso” che aveva perpetrato. Il suo racconto nebuloso e il suo pietismo misericordioso, non fece altro che aumentare il rancore che serbavo silenziosamente da anni. E aumentò anche la rabbia ripensando agli anni d’inferno vissuti, relegato nella diversità più assoluta, nella vergogna immane ed essere considerato da tutti, "figlio di padre ignoto", “figlio di puttana”,  “bastardo”. Un grosso choc straziante ed umiliante, una vera vita d’inferno. Appena terminò il suo soliloquio, gli rinfacciai che non è stato giusto vivere una adolescenza con troppi momenti difficili, come l’ho vissuta io, senza avere qualcuno accanto che potesse capirmi ed aiutarmi.

martedì 5 novembre 2019

Consumavamo le nostre ore di libertà...


Non fu facile fare amicizia. Con Nello e Anthony, invece era stato facile. Consumavamo le nostre ore di libertà nel grande piazzale, fantasticando spesso sul nostro futuro. E sempre lì giocavamo a pallone tutti i giorni, anche quando la pioggia scendeva lentamente e non volevamo mai arrenderci. Urlavamo, sudavamo, correvamo dietro alla palla di gomma senza esitazione. 

lunedì 4 novembre 2019

Non meritano il tuo pensiero.

Jean-Francois Chaubard

Non prendertela sempre per ogni cosa. Impara a passarci sopra e pensare a te stesso, perchè non tutti ti vogliono bene... non a tutti importa come veramente stai... e non tutti meritano il tuo pensiero. (Anonimo)

domenica 3 novembre 2019

Prima di giudicare.


Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.
(Luigi Pirandello)