sabato 17 agosto 2013

La prima storia d'amore............



Le giornate trascorrevano tra le preghiere, lo studio, il doposcuola e lunghe corse nel giardino. Un pomeriggio di inizio autunno, mentre attraversavo il giardino dei giochi, vidi in cima al viale venirmi incontro un gruppo di ragazze rumorose, allacciate tra loro come in un unico abbraccio. Avanzavano stringendosi strette in un’unica riga orizzontale che invadeva l’intera larghezza del viale, le loro risate riecheggiavano nell’aria donando un soffio di allegria all’immobilità di quella naturale quiete. Le guardavo da lontano incuriosito, mentre la distanza tra loro diminuiva man mano che i loro passi aumentavano. Pensai che si spostassero per lasciarmi passare ma quella barriera di visi ridenti non aveva nessuna intenzione di sciogliersi ed il viale, come d’incanto liberava qualsiasi ostacolo per rendere agevole quel loro passaggio accompagnato quasi da un vento di dispettosa allegria. Ora distinguevo nettamente i loro visi, erano ormai a pochi metri di distanza.

I miei occhi si posarono con decisione su una ragazza mora al centro della fila e rimasi incuriosito, nel mezzo, continuando a camminare lentamente verso la barriera umana che a secondi m’avrebbe travolto e urtato. Nel momento dell’impatto gli occhi sorridenti di Annie accarezzarono il mio sguardo e abbandonando la presa della compagna a cui era abbracciata, alzò il braccio in aria per farmi passare. Rimasi confuso come quando si è travolti al mare da quelle ondate improvvise, che ti fanno perdere l’equilibrio e anche il respiro. Si ricongiunse alle amiche e continuò a camminare con forzata indifferenza verso l’opposto del mio sguardo portandosi via quel sorriso, che senza tanti complimenti era già arrivato giù, dritto in fondo al mio cuore. Annie fu presa da un bisogno irresistibile e irrefrenabile di voltarsi indietro, di guardarmi ancora un’ultima volta; girò la testa giusto in tempo per veder che anche io, avevo fatto la stessa cosa. Ci siamo innamorati così, in un modo molto più semplice di quanto si potesse immaginare. Avevo 11 anni, frequentavo la quinta elementare, all’interno del collegio di S.Teresa.

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