Ho letto il tuo diario.
“Anche io ti considero
il mio migliore amico” e sorrise. Il suo era un sorriso pieno di una tristezza
infinita. In quel momento avrei voluto abbracciarlo, dirgli che con me accanto
non doveva avere paura di niente e di nessuno perché io per lui ci sarei stato
sempre. Volevo proteggerlo, lo vedevo indifeso. Ma non dissi nulla. A un certo
punto ruppi il silenzio dicendo “Ho letto il tuo diario”. Lui mi guardò dritto
negli occhi, incredulo, il suo volto cambiò immediatamente espressione e
colore, si alzò e andò via correndo.
1.2.3. Kluane National Park
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