Il Chirurgo: I silenzi dei nostri amici.

sabato 22 febbraio 2014

I silenzi dei nostri amici.

"Nella nostra vita non saranno le parole dei nostri nemici ad essere ricordate, ma i silenzi dei nostri amici". (Martin Luther King)

1.2.3. Opere di Tamara de Lempicka

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The Runner (Totale Km. 86.833 al 03.08.2020)

1963 (1199)-1964 (1335)-1965 (1640)-1966 (1918) -1967 (2298)-1968 (2486)-1969 (1880)-1970 (937)-1971 (1226)-1972 (1458)-1973 (1566)-1974 (1591)-1975 (1785)-1976 (1642)-1977-(1223)-1978 (1385)-1979 (1279)-1980 (1255)-1981 (1348)-1982 (1385)-1983 (963)-1984 (1258)-1985 (1178)-1986 (1264)-1987 (1334)-1988 (1492)-1989 (1606)-1990 (1575)-1991 (1296)-1992 (1359)-1993 (1343)-1994 (1385)-1995 (1372)-1996 (1484)-1997 (1302)-1998 (1498)-1999 (1585)-2000 (1389)-2001 (1445)-2002 (1458)-2003 (1598)-2004 (1606)-2005 (1526)-2006 (1311)-2007 (1201)-2008 (1336)-2009 (1123)-2010 (1973)-2011 (2280)-2012 (2462)-2013 (2325)-2014 (1598)-2015 (1342)-2016 (1376)-2017 (1563)-2018 (1354)-2019 (1365)-2020 (1016) Totale Km. 86.833

Noi siamo Infinito (con Logan Lerman-Emma Watson-Ezra Miller)

"Non so se avrò tempo di scrivere altre lettere, perché forse sarò troppo impegnato a cercare di partecipare. Quindi, se questa dovesse essere l'ultima lettera, voglio che tu sappia che non stavo per niente bene prima di cominciare il liceo e tu mi hai aiutato. Anche se non sapevi di cosa parlavo o non conoscevi nessuno che aveva questi problemi, non mi hai fatto sentire solo. Perché io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono. Perché ci sono persone che quando compiono diciassette anni, dimenticano com'era averne sedici. So che queste un giorno diventeranno delle storie e che le nostre immagini diventeranno vecchie fotografie e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno. Ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, questo sta succedendo. Io sono qui e sto guardando lei. Ed è bellissima. Ora lo vedo, il momento in cui sai di non essere una storia triste. Sei vivo. E ti alzi in piedi e vedi le luci sui palazzi e tutto quello che ti fa restare a bocca aperta. E senti quella canzone, su quella strada, con le persone a cui vuoi più bene al mondo. E in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito". (Charlie: Logan Lerman)

"Maschio Angioino" o "Castel Nuovo"Naples

"Arco di Trionfo tra la Torre di Mezzo e la Torre di Guardia." Costruito su iniziativa di Carlo d'Angiò I e progettato dall'architetto francese Pierre de Chaulnes nel 1279.Il 13 dicembre del 1294 la sala maggiore di Castel Nuovo fu teatro della celebre abdicazione di papa Celestino V, l’eremita Pietro da Morrone, dal trono pontificio, ed il 24 dicembre successivo, nella stessa sala il collegio dei cardinali elesse pontefice Benedetto Caetani, che assunse il nome di Bonifacio VIII e trasferì immediatamente la sua sede a Roma.

Oltre i confini

Mi manchi, come sempre, ma oggi è più dura del solito. Mi sembra di averti accanto mentre scrivo questa lettera. Ho la sensazione che la parte più importante di me stia scvivolando lentamente via. Eppure mi sforzo. Di notte, ti chiamo, e tutte le volte che il mio dolore giunge al culmine, riesci ancora a trovare il modo per tornare da me. Ieri notte ti ho visto in sogno, sul molo appoggiato alla balaustra. Il vento ti soffiava tra i capelli e nei tuoi occhi c’era ancora il bagliore del sole al tramonto. Lentamente mi incammino verso te e quando ti raggiungo ti prendo tra le braccia e finalmente il mio cuore ritorna in pace. Ma poi, come al solito, mentre siamo vicini incomincia a levarsi la nebbia. Dapprima è una bruma lontana, che sale dall’orizzonte, e io sono sempre più impaurito a mano a mano che si avvicina. Si insinua lentamente, avvolgendo il mondo intorno a noi, accerchiandoci come per impedirci di fuggire. Come una nube, inghiotte tutto, si fa più vicina, finchè non resta null’altro all’infuori di noi due. Sento un nodo alla gola e gli occhi mi si riempiono di lacrime, perchè so che per te è venuto il momento di andare. Lo sguardo che mi lanci in quest’istante mi perseguita. Sento la tua tristezza e la mia solitudine, e il dolore nel mio cuore, che si è calmato solo per poco, si fa più forte quando mi lasci. Poi apri le braccia e indietreggi nella nebbia, perchè quello è il tuo posto, non il mio. Vorrei seguirti, ma mi rispondi scuotendo la testa, perchè sappiamo entrambi che è impossibile. E con il cuore a pezzi rimando a guardarti mentre sparisci piano piano. Cerco disperatamente di ricordare ogni momento di questo momento, ogni particolare di te. Ma presto, sempre troppo presto, la tua immagine svanisce e la nebbia ritorna da dove è venuta, e io resto solo sul molo e non m’importa di ciò che pensano gli altri mentre chino la testa e piango, piango, piango.

Oltre i limiti........

Non esisteranno confini, ostacoli e distanze che impediranno alla nostra amicizia di attraversare il cuore, lasciando un'emozione che non se ne va. Succede solo a noi che facciamo insieme "un volo" che ci porta così lontano e così in alto, oltre l'altra gente, oltre questa grande immensità, dove nessun rumore può arrivare....... ma soltanto il silenzio della notte e la compagnia della luna. In qualunque posto giungerai, io ci sarò, e tra le cose che vivi, io vivrò. Se sono vere come noi, non finiranno mai.

Basilica Papale di San Francesco in Assisi

E' il luogo che dal 1230 conserva e custodisce le spoglie mortali del santo. Voluta da papa Gregorio IX , venne insignita dallo stesso Pontefice del titolo di "Caput et Mater" dell'Ordine minoritico e contestualmente affidata in perpetuo agli stessi frati. La basilica è formata da due chiese sovrapposte. Nella "Basilica Inferiore", iniziata nel 1228, fu traslato il corpo del Santo sotto l'altare maggiore. Nella "Basilica Superiore" dalla "facciata a capanna" vi è decorato un "rosone" centrale.

Ti cercherò nei suoni che il vento mi porta...

“Aspetta, mio primo e unico Amore, non te ne andare ora. Non voglio uscire dalla tua Vita. Sei tutto per me. Sei quel raggio di sole che ha riempito di gioia il mio mondo che era fatto di paure, di tristezze e di dolore. Sei come la fiamma che illumina l’oscurità. Sei come il rombo di tuono, o lo scintillio di milioni di luci che illuminano la mia esistenza. Non voglio perderti. Ti aspetterò per sempre. Ed ora ti prego, abbracciami, fammi tremare come quella volta con il tuo primo bacio. Stringimi. Ma questa volta fallo forte.”

"El Chino Recoba" Bomber da 206 reti

1994-95 “Esordienti” reti 22<>1995-96 “Esordienti” reti 8<>1996-97 “Giovanissimi Reg.li reti 15<>1997-98 “Giovanissimi Reg.li reti 09<>1998-99 “Allievi Reg.li” reti 10<>1999-2000 “Allievi Prov.li” reti 12<>2000-01 “Juniores Reg.li”reti 5<>2001-02 “Juniores Prov.li” reti 16 “2^ categoria” reti 1<>2002-03 “Under21” reti 15<>2003-04 “2^ categoria” reti 7<>2004-05 “2^ categoria” reti 8<>2005-06 “3^ categoria” reti 7<>2006-07 “3^ ctg.” reti 11<>2007-08 “3^ ctg.” reti 17<>2008-09 “3^ ctg.” reti 04<>2009-10 “2^ ctg.” reti 11<>2010-11 “2^ ctg” reti 14<>2011-12 “3^ ctg.” reti 14

Orologio astrologico della Cattedrale di S. Pietro di Beauvais (Francia)

E' considerato un capolavoro del suo genere. Venne costruito tra il 1865 e il 1868 su richiesta del vescovo Joseph-Armand Gignoux dal celebre mastro orologiaio cittadino Auguste-Lucien Vérité, già costruttore dell'orologio astronomico di Besançon nel 1857-62. Conta circa 90.000 pezzi meccanici in acciaio e bronzo, 52 quadranti smaltati e 68 automi raccolti nel grande mobile di stile romano-bizantino di padre Piérart. La sua decorazione si ispira alla Bibbia. Sulle facciate si trovano i quadranti, di cui 52 su quella principale, donanti le misure del Tempo dell'Universo e la rappresentazione dei principali fenomeni astronomici come il ciclo solare, il numero aureo, le epatte, le lettere dominicali, le indizioni romane, il tempo siderale, l'equazione del tempo e i solstizi. Nella parte alta i 68 automi animano la scena del Giudizio Universale, e qualche secondo prima del battere dell'ora un gallo canta e batte le ali. Allo scoccar dell'ora Cristo, seduto in Gloria, fa cenno agli angeli di suonar la tromba. Presto il giudizio avrà luogo, La Virtù è guidata in cielo da un angelo, mentre un Vile è spinto all'inferno da un diavolo. Presentato al Salone dell'industria del 1869 venne poi posto nel 1876 nella cappella del Santissimo Sacramento, nel braccio nord del transetto. Fu completamente restaurato nel 1980 da cinque dei Meilleurs Ouvriers de France (migliori orologiai di Francia).

Il Chirurgo

sabato 22 febbraio 2014

I silenzi dei nostri amici.

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Venice

Lago di Castelgandolfo