domenica 22 marzo 2015

Ma io avevo bisogno di affaticarmi...

Dopo una settimana ero di nuovo da lei, davanti alla sua porta. Per una settimana avevo cercato di non pensare a lei. Ma niente era riuscito a svagarmi, a occuparmi la mente: il medico non mi permetteva ancora di tornare a scuola, dei libri ero stufo dopo mesi di lettura, e gli amici passavano sì a salutare, ma io ero ammalato da così tanto tempo che le loro visite non bastavano a gettare dei ponti tra il loro e il mio quotidiano, e si facevano sempre più brevi. Potevo fare delle passeggiate, ogni giorno sempre più lunghe, senza però affaticarmi. Ma io avevo bisogno di affaticarmi. (dal libro: "A Voce Alta" di Bernhard Schlink)

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