Ma se consideri amico uno e non ti fidi di lui come di te stesso, sbagli di
grosso e non conosci abbastanza il valore della vera amicizia. Con un amico
decidi tranquillamente di tutto, ma prima decidi se è un amico: una volta che
hai fatto amicizia, ti devi fidare; prima, però, devi decidere se è vera
amicizia. Confondono i doveri dell'amicizia sovvertendone l'ordine le persone
che, contrariamente agli insegnamenti di Teofrasto, dopo aver concesso il loro
affetto, cominciano a giudicare e, avendo giudicato, non mantengono l'affetto.
Rifletti a lungo se è il caso di accogliere qualcuno come amico, ma, una volta
deciso, accoglilo con tutto il cuore e parla con lui apertamente come con te
stesso. (da "Lettere a Lucilio" di Lucio Anneo Seneca, Libro Primo - capitolo 3° - par. 2°)
Non basta essere
presenti, bisogna avere gli occhi aperti per scorgere l'occasione propizia e
fugace; devi cercare di scovarla, e se la vedi, devi coglierla al volo e
mettere ogni slancio, ogni tua forza per liberarti di questi tuoi impegni. E
ora ascolta bene il mio giudizio: io penso che da una vita come questa devi
uscire, oppure uscire addirittura dalla vita. Ma penso anche che non devi farlo
in maniera brusca: sciogli più che spezzare quei nodi in cui ti sei malamente
impigliato, e tuttavia, se non ci sarà altro modo di scioglierli, spezzali.
Nessuno è tanto pavido da preferire di stare sempre in bilico, piuttosto che di
cadere una volta per tutte. (da "Lettere a Lucilio" di Lucio Anneo Seneca, Libro Terzo - Capitolo 22° - par. 3°)
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