lunedì 22 giugno 2015

La pelle rischiarata dalla luce lunare...

La luna era ricomparsa sulla sinistra e si vedeva benissimo l'isola sacra davanti e nient'altro, nessun'altra luce. Anna si sfilò la maglietta. Lui vide il seno rotondo, scuro, e la pelle rischiarata dalla luce lunare e i riflessi argentei sul fianco. Non si mosse. La guardò mentre con due dita tirava il legaccio dei pantaloni di tele che le scendevano giù sulle gambe brune, vide il seno tremare e il bacino di pelle solo leggermente più chiara, senza nessun segno del costume, sull'incavo nudo e una peluria appena accennata tra il filo delle anche ampie che si perdeva nel buio. Rimase ancora un attimo a guardarla come se la sua pelle fosse così calda da poter emettere da un momento all'altro una nuvola di vapore. Lei lo guardò piegando un pò la testa da una parte. Velocemente Lorenzo si tolse la maglietta e i calzoni, li lasciò lì da una parte e, nudo, si avvicinò a lei e la sfiorò tremante. "Ciao" disse in un soffio Anna. Lui passò le labbra vicinissime al suo collo senza baciarla, solo in un movimento morbido, intanto con una mano le carezzò il fianco, salì verso il seno sfiorandola, e si sentì così forte che si avvicinò ancora. Poi all'improvviso la prese per mano e la portò verso riva. Si tuffò in acqua e nuotò sotto per qualche metro, nel mare nero, poi riapparve e la aspettò. (brano tratto dal romanzo di Matteo Nucci "Sono comuni le cose degli amici" candidato al premio Strega 2010)
2) Opera di John Roddam Spencer Stanhope (1829-1908), Love and the Maiden.

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