domenica 8 marzo 2020

A debita distanza...

Versi geniali sulla "Stretta di Mano" di Trilussa il Saggio.

"Quella de dà la mano a chicchessia,
nun è certo un'usanza troppo bella:
te pò succede ch'hai da strigne quella
d'un ladro, d'un ruffiano o d'una spia.
Deppiù la mano, asciutta o sudarella,
quann'ha toccato quarche porcheria, 
contiè er bacillo d'una malattia,
che t'entra in bocca e va per le budella".

Questa poesiola andrebbe affissa ai muri, sarebbe da aggiungere in calce alle regole del governo e meriterebbe di diventare il "mantra" dell'Italia che si difende e combatte. Trilussa riesce, con la naturalezza autentica che solo il genio può dare, a raccontare i gesti quotidiani e mai come adesso dobbiamo stare attenti a come usarli.
(Tratto dall'articolo di Mario Ajello de Il Messaggero dell'otto marzo 2020).

Nessun commento: