sabato 23 maggio 2015

Con quei suoi sorrisi avari...

Quella sera, su un letto troppo piccolo per il suo corpo lungo e sgraziato, Jack si rigirò con tanta insistenza che finì per spingere le coperte in terra e i piedi gli rimasero ciondolanti al freddo. Dovette dormire su un fianco con le ginocchie raccolte sul petto. Sfregava lentamente un piede contro l'altro per scaldarsi. Ce l'aveva con Paul per averlo deriso come faceva con quella culona di Wendy. Ma sarebbe stato troppo facile ridurre tutto a una presunta superiorità di Paul, con quei suoi sorrisi avari, la distaccata arroganza, la striscia di vernice blu cobalto che gli tagliava in diagonale il costato, la sua andatura a lunghe falcate, le natiche imbottite, lo scroto rosso e venoso come una foglia in autunno sotto la pioggia, e il pene grosso e scuro come una sanguisuga nel momento in cui te la strappi di dosso inorridito. (tratto dal romanzo "Jack Holmes e il suo amico" di Edmund White)

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