"Il mondo giallo" è il nome che ho dato ad un modo di vivere, di vedere la vita, di nutrirsi delle lezioni imparate nei momenti brutti e in quelli belli. Il mondo giallo è fatto di scoperte e in particolare di scoperte gialle, dalle quali prende il nome. Ma ci arriviamo tra un pò, un attimo di pazienza. Intanto ti posso assicurare che in quell'universo non ci sono regole. Ogni mondo ha le sue regole, ma quello giallo fa eccezione. Non amo le regole e non le ho mai volute nel mio mondo. Non avrebbe senso. Non le credo necessarie; non servono a niente, esistono solo per essere trasgredite. Da come la vedo io, niente di quello che ci spacciano per sacro lo è davvero; niente di quello che ci dicono essere giusto lo è. C'è sempre un altro lato della medaglia, un secondo modo di vedere le cose. Ho sempre creduto che il vero mondo sia quello giallo. Quello che vediamo nei film è un universo di falsi luoghi comuni, che finisce per sembrarci reale. Ti mostrano come dovrebbe essere l'amore, ma quando ti innamori ti accorgi che non è per niente come al cinema. Ti fanno vedere cos'è il sesso, ma quando lo fai scopri che non ci assomiglia neanche lontanamente. Ti fanno addirittura vedere come dovrebbero finire le storie d'amore, e come risultato la gente si dà appuntamento in un bar per lasciarsi, emulando la scena di un film.
E non funziona, ovvio, non può funzionare, perchè nel mondo della celluloide la cosa si risolve in cinque minuti; tu invece ci metti sei ore e alla fine non hai nemmeno chiuso con quella persona, anzi, ti ritrovi a farle una proposta di matrimonio o a giurarle di volere un figlio. (tratto dal libro "Braccialetti rossi" di Albert Espinosa)
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