Una fredda sera d'inverno Will andò a cena da lui, non dalle ragazze ma proprio a casa di Jack, che quel pomeriggio gli aveva detto: "Ehi, se non ti fanno schifo gli avanzi, ieri sera ho preparato la mia prima vera cena". Ciò che Jack aveva omesso di dire è che a Will non sarebbero stati serviti degli avanzi, ma uno stufato di manzo che Jack aveva preparato la sera prima appositamente per lui."Forse più tardi verranno anche le ragazze" aggiunse Jack, ma in realtà non le aveva neanche invitate. Dopo cena Jack rollò una canna e i due fumarono insieme per la prima volta. Ascoltarono Dionne Warwick e continuarono a scambiarsi misteriosi sorrisetti, come se stessero decifrando gli stessi messaggi segreti nello stesso identico momento. Will, sdraiato sul divano, buttò la testa all'indietro e chiuse gli occhi. La grossa mano solcata dal blu delle vene, con i radi peletti dorati delle nocche, giaceva immobile sul cuscino accanto a lui. (tratto dal romanzo di Edmund White "Jack Holmes e il suo amico")
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