martedì 25 novembre 2008

Non mi abbasso!

MILANO, 24 novembre - «Non mi abbasso a rispondere a simili astruserie». Il presidente dell'Aia Cesare Gussoni è duro con Kaladze. In un'intervista in diretta a Sky Sport24 ha risposto così al giocatore del Milan che aveva accusato l'arbitro Farina di essere "scarso" e di aver "rubato" la partita ai rossoneri.
LE POLEMICHE - Gussoni ha poi detto la sua sulle polemiche che stanno piovendo sugli arbitri: «La soluzione è accettare indifferentemente l'errore dell'arbitro così come si accetta l'errore del calciatore. Non vedo perchè se l'assistente sbaglia un fuorigioco viene criticato, mentre il giocatore che sbaglia un rigore non viene neanche menzionato. I calciatori e i tecnici, che comunque stanno migliorando, dovrebbero limitarsi a considerare i propri errori».

Riflessioni del Chirurgo.
Caro Gussoni, è esagerata la strenua difesa dei tuoi “supereroi” arbitri e non hai ancora capito, che così facendo, non fai altro che aumentare la loro autostima, che è già altissima. Di certo non fai il loro bene. E’ necessario che tutti gli addetti ai lavori scendano, con molta umiltà, dal gradino e facciano un bell’esame di coscienza. Ricordati che gli arbitri, quando svolgono la loro funzione sul campo, devono solo “arbitrare” lasciando, da parte, i loro rancori, gli atteggiamenti da superuomini, le pretese assurde quando entrano nel proprio spogliatoio, magari arrabbiandosi, quando non trovano la merendina, il succo di frutta e l’accappatoio. E devono mettersi in testa, soprattutto prima di iniziare una gara, che tutti gli attori vengono da una settimana di sacrifici, e non accetteranno mai che la “terna” o la “quaterna” assuma degli atteggiamenti in base alla classifica delle squadre contendenti. Il loro compito è “arbitrare” e non imporre la propria legge, e, vedrai, che quando questi atteggiamenti cambieranno, saranno gli stessi giocatori ed i loro dirigenti ad essere contenti e, di sicuro più collaborativi. Tralasciamo l’errore dal dischetto, non credo che puoi paragonarti ad un giocatore. Mentre i tuoi arbitri non vengono mai puniti, il giocatore che sbaglia il rigore o una rete subirà, di sicuro, l’ira del suo allenatore, dei dirigenti, del proprio presidente e, soprattutto, dei suoi tifosi. E non è poco.

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