"Un bilancio dei miei oltre quarant'anni di cantautorato? No, meglio un bilancio generale, perchè mi rimane difficile separare l'uomo, il personaggio e l'artista che sono in me, così come mi rimane difficile non cominciare col personaggio che ha combinato qualche guaio, nuocendo all'uomo e all'artista. Ma non lo rinnego, anzi gli sono affezionato parecchio perchè i guai, in verità, li ha subiti per volontà di coloro che non lo hanno mai sopportato ritenendolo frivolo, donnaiolo, arrogante e persino anbiguo, non pensando mai che l'immagine del personaggio nacque per volontà giornalistica e non per mio volere.
Noto però che piano piano si sta facendo da parte a vantaggio dell'uomo Califano che lo sovrasta in valori. Io di quest'uomo vado fiero, perchè in questi ultimi anni ha dimostrato a tutti quello che un uomo può sopportare, senza mai perdere il suo equilibrio e nemmeno quel sorriso che ha resistito a ogni maledizione, senza mai trasformarsi in una smorfia di dolore. Un uomo che non ha più bisogno di fare esperienze, tanto ne è colmo il suo bagaglio. Se si considera che nessuno è in possesso di un curriculum come il mio, se penso a dove potrei essere se avessi avuto la possibilità di poter contare su di un consona promozione televisiva e radiofonica, di stampa e politica, come l'hanno avuta i miei colleghi, mi viene un pò di rabbia. Se penso che ho dovuto fare sempre tutto da solo, il bilancio è senz'altro positivo. Trovo il mio pubblico di ieri che mi è rimasto affezionato e guadagno un pubblico di giovanissimi che vede in me colui che può insegnare qualcosa, e non un falso Messia. Però ritengo di meritare molto più successo di quanto ne abbia avuto perche l'artista, troppo spesso e volutamente, è stato male e poco ascoltato, mai raccontato. Eppure questo poeta maledetto quanti ne ha aiutati....."
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