venerdì 30 giugno 2017
Sei una meta impossibile...3
"Non mi interessa apparire ai tuoi occhi, sono convinto che apprezzerai la mia sensibilità, non ho ancora i peli sul petto, ho ancora tempo per diventare un vero uomo. Sento dire che gli opposti si attraggono, ma quella è tutta chimica, noi siamo persone, e se vogliamo dirla tutta la carica positiva è attratta da quella negativa, ma in realtà un doppietto elettronico di una stessa carica è sempre stato lì, unito, senza respingersi. Giro troppo intorno alle parole, a quest'età mi sento già il signor nessuno che ha represso parte della sua fanciullezza, ed è difficile ammettere ora, che io sia attratto da te. Quando ti vedo entrare la mattina, col tuo solito ritardo, i brividi cavalcano il mio corpo, ho le mani sudaticce, e non posso evitare di non guardarti. Non posso dire che sia innamorato di te, non so cosa significhi la parola amore, sarà l'età, sarà che non ne ho mai ricevuto, ma quando lo scoprirò, spero di stare accanto a te. Vincenzo". (dal libro "Io non mi vendo" di Vincenzo Fiore).
martedì 27 giugno 2017
Sei una meta impossibile... 2.
Tunnel Costiera Amalfitana.
"Quando sei nervosa ho notato che a te piace giocherellare con i capelli, o mordi il tappo della tua penna. Credo che in fondo io e te siamo uguali, sempre lì in silenzio, ci portiamo dietro un'infanzia feroce, chiusi nel nostro guscio e strisciamo in questo mondo di cui non sentiamo i fenomeni. Sarei pronto a raccontarmi a te, a volte è più facile parlare con uno sconosciuto piuttosto che con un famigliare. Ti scrivo perchè non so se riuscirei a parlare dall'emozione dinanzi a te, la mia fragilità non reggerebbe i tuoi occhi distratti, mentre metto a nudo i miei pensieri. Anche ora mi sento impacciato, ho già strappato fogli per i molti errori." (dal libro di Vincenzo Fiore, "Io non mi vendo")
"Quando sei nervosa ho notato che a te piace giocherellare con i capelli, o mordi il tappo della tua penna. Credo che in fondo io e te siamo uguali, sempre lì in silenzio, ci portiamo dietro un'infanzia feroce, chiusi nel nostro guscio e strisciamo in questo mondo di cui non sentiamo i fenomeni. Sarei pronto a raccontarmi a te, a volte è più facile parlare con uno sconosciuto piuttosto che con un famigliare. Ti scrivo perchè non so se riuscirei a parlare dall'emozione dinanzi a te, la mia fragilità non reggerebbe i tuoi occhi distratti, mentre metto a nudo i miei pensieri. Anche ora mi sento impacciato, ho già strappato fogli per i molti errori." (dal libro di Vincenzo Fiore, "Io non mi vendo")
Etichette:
Aforismi,
Amore,
fotografie,
Panorami del mondo,
Riflessioni,
Romanzo,
Scrittori,
Sfondi marini
lunedì 26 giugno 2017
Sei una meta impossibile...
Duomo di Amalfi.
"So di non essere il più bello tra i ragazzi, non porto i pantaloni a vita bassa, il mio sorriso non è perfetto, e i miei capelli sono tagliati male da un vecchio barbiere. Sei una meta impossibile, il sogno di tutti noi ragazzi, chiedo a me stesso perchè ci provo con te, se mai nessuna mi ha dato corda. Forse perchè credo che non sei una persona di superficie, so che non ti fermi alle apparenze, non badi ai contorni del mio bicipide. Anche se non te ne accorgi, o forse si, ti guardo costantemente in classe, ma hai sempre la testa sui libri, o al massimo guardi in faccia al professore. Ho sempre sperato che almeno in un momento i nostri sguardi si incrociassero, e che tu scavassi nel profondo dei miei occhi, per vedere chi sono realmente. Da due anni ormai, passiamo ore nella stessa aula, ho voglia di avvicinarmi a te, ma ho paura di un tuo rifiuto". (tratto dal libro "Io non mi vendo" di Vincenzo Fiore)
"So di non essere il più bello tra i ragazzi, non porto i pantaloni a vita bassa, il mio sorriso non è perfetto, e i miei capelli sono tagliati male da un vecchio barbiere. Sei una meta impossibile, il sogno di tutti noi ragazzi, chiedo a me stesso perchè ci provo con te, se mai nessuna mi ha dato corda. Forse perchè credo che non sei una persona di superficie, so che non ti fermi alle apparenze, non badi ai contorni del mio bicipide. Anche se non te ne accorgi, o forse si, ti guardo costantemente in classe, ma hai sempre la testa sui libri, o al massimo guardi in faccia al professore. Ho sempre sperato che almeno in un momento i nostri sguardi si incrociassero, e che tu scavassi nel profondo dei miei occhi, per vedere chi sono realmente. Da due anni ormai, passiamo ore nella stessa aula, ho voglia di avvicinarmi a te, ma ho paura di un tuo rifiuto". (tratto dal libro "Io non mi vendo" di Vincenzo Fiore)
Etichette:
Aforismi,
Amore,
Chiese del mondo,
Città italiane,
Città mondiali,
fotografie,
Riflessioni,
Romanzo,
Scrittori
Iscriviti a:
Post (Atom)