domenica 27 gennaio 2019

Vogliono molto...


Historische Bibliothek der Franckeschen Stiftung (Glaucha, Deutschland)

Le persone non sono mai soddisfatte. Se hanno poco, vogliono molto. Se posseggono molto, desiderano ancora di più. Se hanno in sorte ancora di piu, pretendono di essere felici con poco, tuttavia non sono capaci di fare un solo sforzo per realizzare questa aspirazione. 
(Paulo Coelho, Il Vincitore è solo)

venerdì 25 gennaio 2019

Un cuore da bambino...


“… Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell’esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. 
Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un’onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino.”
(Vero all’alba, Ernest Hemingway)

sabato 19 gennaio 2019

Non sono stato felice.


Il rimorso.
Ho commesso il peggiore dei peccati che un uomo possa commettere. Non sono stato felice. Che i ghiacciai dell'oblio possano travolgermi e disperdermi, senza pietà. 
I miei mi generarono per il gioco rischioso e stupendo della vita, per la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco. Li frodai. Non fui felice. Realizzata non fu la giovane loro volontà. 
La mia mente si applicò alle simmetriche ostinatezze dell'arte che intreccia inezie. Ereditai valore. Non fui valoroso. Non mi abbandona, mi sta sempre a lato l'ombra d'essere stato un disgraziato. (Poesia di Jorge Luis Borges)

giovedì 17 gennaio 2019

L'Infinito

Ernst Fuchs Museum Vienna.

L'Infinito di Giacomo Leopardi

«Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.»

«Sempre caro mi è stato questo colle solitario
e anche questa siepe, che impedisce alla mia vista
una buona parte dell'orizzonte più lontano.
Ma stando seduto e fissando lo sguardo sulla siepe,
io immagino spazi sterminati al di là di quella,
silenzi che vanno al di là della dimensione umana
e profondissima quiete, tanto che per poco
il cuore non si turba e si smarrisce. E non appena odo
le fronde delle piante stormire al vento, così paragono
il silenzio di quegli spazi a quel rumore:
e istintivamente mi viene in mente l'idea dell'eternità,
le ere storiche già trascorse e dimenticate, e quella attuale e
ancor viva, con il suo suono. Così il mio pensiero
sprofonda in quest'immensità:
ed è dolce naufragare in questo mare.»

lunedì 14 gennaio 2019

Il colpo di scena...



Se volete che una coincidenza significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi offra. 
L’imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora accorti di essere dei personaggi.  
(Nulla succede per caso, Robert Hopke)

mercoledì 9 gennaio 2019

Quando ero piccolo avevo le vertigini...


Quando ero piccolo avevo le vertigini a pensare dove ero stato prima di nascere, mi vedevo come sospeso nel non essere, un infinito abisso,
ora invece so che ho vissuto tutto il tempo che è stato e non c'è nessuna cosa che non ho veduto.
("Quando ero piccolo avevo le vertigini" di Claudio Damiani)

martedì 8 gennaio 2019

Fai attenzione alla tua ombra.



Fai attenzione alla tua ombra. Ogni uomo ha un fratello che è la sua copia esatta. È muto e cieco e sordo ma dice e vede e sente tutto, proprio come lui. Arriva nel giorno e scompare la notte, quando il buio lo risucchia sottoterra, nella sua vera casa. 
Ma basta accendere un fuoco e lui è di nuovo li, a danzare alla luce delle fiamme, docile ai comandi e senza la possibilità di ribellarsi. Sta disteso per terra perché glielo ordina la luna, sta in piedi su una parete quando il sole glielo concede, sta attaccato ai suoi piedi perché non può andarsene. Mai. Quest’uomo è la tua ombra. È con te da quando sei nato. Quando perderai la tua vita, la perderà con te, senza averla vissuta mai. 
Cerca di essere te stesso e non la tua ombra o te ne andrai senza sapere che cos’è la vita. 
(Giorgio Faletti, Fuori da un evidente destino)

sabato 5 gennaio 2019

Lasciare il palcoscenico...



Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico. 
(Elogio alla follia, Erasmo da Rotterdam)

giovedì 3 gennaio 2019

Provaci a raggiungermi...



"Prendimi, prova a prendermi, a bruciare le mie partenze adesso. Muoviti tra le rapide del mio vivere con la mia esperienza. 
Provaci a raggiungermi con il peso dei tuoi rimpianti addosso.
Facile troppo facile giudicare e poi non buttarsi in gioco mai..."

(Renato Zero)