giovedì 7 novembre 2019

Il racconto nebuloso...



Mi rivelò, senza preoccuparsi di eventuali contraccolpi, che lui era colui che mi aveva generato. Volle raccontarmi la sua versione della “storia d’amore” avuta con mia madre e non della “violenza e dell’abuso” che aveva perpetrato. Il suo racconto nebuloso e il suo pietismo misericordioso, non fece altro che aumentare il rancore che serbavo silenziosamente da anni. E aumentò anche la rabbia ripensando agli anni d’inferno vissuti, relegato nella diversità più assoluta, nella vergogna immane ed essere considerato da tutti, "figlio di padre ignoto", “figlio di puttana”,  “bastardo”. Un grosso choc straziante ed umiliante, una vera vita d’inferno. Appena terminò il suo soliloquio, gli rinfacciai che non è stato giusto vivere una adolescenza con troppi momenti difficili, come l’ho vissuta io, senza avere qualcuno accanto che potesse capirmi ed aiutarmi.

Nessun commento: