Pur essendo in buoni rapporti con tutti, Boccadoro stentò a trovare un vero amico; fra i suoi compagni non c'era nessuno al quale si sentisse affine o che destasse in lui una particolare simpatia.
Gli altri poi erano sorpresi che l'energico pugilatore nel quale avevano creduto di trovare un piacevole attaccabrighe fosse invece un collega molto pacifico, che pareva aspirare soprattutto alla gloria di scolaro modello. (brano tratto dal romanzo di Hermann Hesse "Narciso e Boccadoro", capitolo II)
martedì 31 maggio 2016
sabato 28 maggio 2016
Bisogna trovare il proprio sogno...
“Bisogna trovare il proprio sogno perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perfetto.
Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno.” (Hermann Hesse)
Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo, e non bisogna volerne trattenere alcuno.” (Hermann Hesse)
Foto 1.2. di Capri (Febix96)
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mercoledì 25 maggio 2016
Senza falsi pudori...
Cos’e l’amicizia? L’amicizia si può definire come un rapporto nel
quale essere se stessi, senza falsi pudori. Un rapporto in cui accettare le
critiche, purché siano costruttive e non si basino sui valori.
Un rapporto
caratterizzato dal piacere, a volte dal conflitto, ma per la maggior parte
dall’accettazione della nostra individualità.
(Mireille Bourret, dal libro “Amicizie tossiche”)
(Mireille Bourret, dal libro “Amicizie tossiche”)
domenica 22 maggio 2016
Tutti abbiamo i nostri sogni...
Tutti abbiamo i nostri sogni, pensò. L’unica
differenza è che alcuni lottano, è non rinunciano a realizzare il proprio
destino, a costo di affrontare qualunque rischio, mentre gli altri si limitano
a ignorarli, timorosi di perdere quel poco che hanno. E così non potranno mai
riconoscere il vero scopo della vita.
(tratto da “Il Delfino”, Sergio Bambarén)
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domenica 8 maggio 2016
La morte non è nulla...
Metropolitan Ervin Szabo Library, Budapest
Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perchè quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi.
(Epicuro, Lettera sulla felicità a Meneceo)
Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perchè quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi.
(Epicuro, Lettera sulla felicità a Meneceo)
venerdì 6 maggio 2016
La solitudine è un ottimo punto di partenza.
"Potevo piangere,
pensai. Potevo premere la faccia su quel muro ruvido di mattoni e piangere per
tutto ciò che non avevo, per tutte le ingiustizie, per la stanchezza.
Potevo piangere per la frustrazione infinita e il
rancore, potevo piangere perché ero una perdente costretta alle più basse
umiliazioni. Ma se avessi pianto forse non mi sarei più fermata. E questo non
potevo permettermelo.
Probabilmente non avevo il cognome giusto, non ero
andata a scuola con la gente giusta e non ci avevo fatto i weekend di caccia
insieme, ma non mi sarei fatta rovinare la vita dai Rupert di turno, e non ero
così sicura da provare disprezzo nei loro confronti.
Meglio odiare. Odiare significa mantenere lucidità e
sangue freddo. Odiare significa essere
condannati alla solitudine. E se devi trasformarti in una persona nuova, la
solitudine è un ottimo punto di partenza.
Potevo sopportare anche questo, potevo superare
tutto."
(Un brano tratto dal libro “Maestra” di Lisa Hilton)
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domenica 1 maggio 2016
L’incontro col vero amore...
Per amore e odio l’essere umano attiva una grande quantità di energia, combatte, si sottopone a prove, corre dei rischi, supera le difficoltà più terribili, smuove le montagne o attraversa gli oceani e nulla lo può fermare fin tanto che non ha raggiunto il suo obiettivo. Per questo quando un uomo e una donna si innamorano veramente, avviene l’incontro di due anime che desiderano unirsi per sempre e vivere la vita in tutte le sue manifestazioni.
Per loro, l’esperienza dell’amore è come la fiamma che illumina l’oscurità, o il rombo di un tuono, o lo scintillio di milioni di luci che illuminano la loro esistenza.
L’incontro col vero amore accade una sola volta e quando avviene è per sempre. Tanto che uno di loro o entrambi possono dire: “all’unico essere, al mio unico amore, con tutto il mio cuore e per sempre dedico la mia esistenza, per tutta l’eternità.”
(Hernan Huarache Mamani, scrittore e curandero peruviano di etnia Quechua – Curandero= Sciamano: colui che scaccia il “malocchio”)
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