domenica 5 aprile 2015
Mi preparai a ricevere il colpo di grazia...
Appena calò il sipario, senza attendere che si spegnessero gli applausi, andai nel foyer, un salone enorme con colonne di marmo in stile corinzio, lampadari di cristallo, grandi specchiere dalle cornici dorate, tappeti rosso ciclamino e, alle pareti, una tappezzeria color del miele. Mi appoggiai a una colonna e, cercando di assumere un'aria altera e disdegnosa, attesi che comparissero gli Hohenfels. Quando li vidi, tuttavia, provai il desiderio di fuggire. Non sarebbe stato meglio evitare la pugnalata che, come ben sapevo con l'atavico istinto dei figli degli ebrei, di lì a poco mi sarebbe stata inferta al cuore? Perchè non sottrarsi al dolore? Perchè rischiare di perdere un amico esigendo delle prove, invece di lasciare che i sospetti sfumassero pian piano, da soli? Ma non avevo la forza di fuggire, cosicchè, contro la sofferenza e appoggiandomi tutto tremante alla colonna per sostenermi, mi preparai a ricevere il colpo di grazia. (dal libro di Fred Uhlman "L'amico ritrovato")
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