Monastero di Tatev, villaggio dell'Armenia.
"Ultimamente leggo poco i contemporanei, ma mi sembra che se pure c'è un buon livello medio di giovani avanzati, non ci sono più i grandissimi romanzieri e i grandissimi scrittori di un tempo..."
Perchè distingue romanzieri e scrittori?
"Il romanziere crea un racconto, con dei personaggi che hanno una loro psicologia, con una storia che ha un andamento, con un principio, una curva, una fine. Lo scrittore è uno che sa scrivere bene le proprie idee, ma non crea personaggi o storie precise. C'è una bella differenza. Tutta la letteratura italiana è così: di qui i romanzieri, di lì gli scrittori".
(stralcio dell'intervista di Luigi Mascheroni allo scrittore Raffaele La Capria)
lunedì 20 giugno 2016
sabato 18 giugno 2016
Knecht impallidì per lo spavento...
Isola di Mykonos, Greece by Febix96, (giugno2016).
Ma nella seconda o terza ora di scuola qualcosa avvenne. Si udì bussare alla porta, il bidello entrò, salutò l'insegnante e disse che l'alunno Josef Knecht, doveva presentarsi fra un quarto d'ora al Maestro di Musica; badasse d'essere ben pettinato e di avere le mani e le unghie pulite.
Knecht impallidì per lo spavento, uscì dall'aula barcollando, corse nella sua camerata, depose i libri, si lavò e pettinò, prese tremando l'astuccio con il violino e il fascicolo degli esercizi e, con un groppo in gola, si recò nell'edificio annesso dove erano le sale di musica. Un compagno lo aspettava nella scala, e indicando una delle sale gli disse: "Qui devi aspettare finchè sarai chiamato".
Isola di Mykonos, Greece by Febix96.
Non dovette aspettare a lungo, eppure gli parve un'eternità. Nessuno venne a chiamarlo. Vide invece entrare un uomo, molto vecchio come gli parve da principio, non molto alto, con i capelli bianchi, un bel viso chiaro, occhi azzurri, penetranti, il cui sguardo poteva incutere paura, ma era non solo penetrante, bensì anche sereno, di una serenità non ridente o sorridente, ma calma e radiosa.
Egli strinse la mano al ragazzo, gli fece un cenno amichevole, sedette allo sgabello davanti al vecchio pianoforte e disse: "Tu sei Josef Knecht, vero? Pare che il tuo insegnante sia contento di te e credo che ti voglia bene. Vieni facciamo un pò di musica insieme".
(dal romanzo di Hermann Hesse, "Il giuoco delle perle di vetro")
Ma nella seconda o terza ora di scuola qualcosa avvenne. Si udì bussare alla porta, il bidello entrò, salutò l'insegnante e disse che l'alunno Josef Knecht, doveva presentarsi fra un quarto d'ora al Maestro di Musica; badasse d'essere ben pettinato e di avere le mani e le unghie pulite.
Knecht impallidì per lo spavento, uscì dall'aula barcollando, corse nella sua camerata, depose i libri, si lavò e pettinò, prese tremando l'astuccio con il violino e il fascicolo degli esercizi e, con un groppo in gola, si recò nell'edificio annesso dove erano le sale di musica. Un compagno lo aspettava nella scala, e indicando una delle sale gli disse: "Qui devi aspettare finchè sarai chiamato".
Isola di Mykonos, Greece by Febix96.
Non dovette aspettare a lungo, eppure gli parve un'eternità. Nessuno venne a chiamarlo. Vide invece entrare un uomo, molto vecchio come gli parve da principio, non molto alto, con i capelli bianchi, un bel viso chiaro, occhi azzurri, penetranti, il cui sguardo poteva incutere paura, ma era non solo penetrante, bensì anche sereno, di una serenità non ridente o sorridente, ma calma e radiosa.
Egli strinse la mano al ragazzo, gli fece un cenno amichevole, sedette allo sgabello davanti al vecchio pianoforte e disse: "Tu sei Josef Knecht, vero? Pare che il tuo insegnante sia contento di te e credo che ti voglia bene. Vieni facciamo un pò di musica insieme".
(dal romanzo di Hermann Hesse, "Il giuoco delle perle di vetro")
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giovedì 16 giugno 2016
Quella notte in discoteca...
Isola di Mykonos, Greece by Febix96.
Quella notte in discoteca ridemmo molto. David rimase con me tutto il tempo, non so perchè. Credo gli facesse piacere, con me rideva. "Vuoi?" Mi offrì una sigaretta.
"Si, certo".
Accettai, non volevo fargli nessun torto. Noelia, la ragazza più bella della classe, si avvicinò a David e iniziò a ballargli molto vicino, in maniera decisamente sensuale. David la guardava divertito. Alla fine della canzione, lei se ne andò via, sempre in modo sensuale, proprio com'era arrivata.
(dal romanzo di Albert Espinosa, "La notte in cui ci siamo ascoltati")
Quella notte in discoteca ridemmo molto. David rimase con me tutto il tempo, non so perchè. Credo gli facesse piacere, con me rideva. "Vuoi?" Mi offrì una sigaretta.
"Si, certo".
Accettai, non volevo fargli nessun torto. Noelia, la ragazza più bella della classe, si avvicinò a David e iniziò a ballargli molto vicino, in maniera decisamente sensuale. David la guardava divertito. Alla fine della canzione, lei se ne andò via, sempre in modo sensuale, proprio com'era arrivata.
(dal romanzo di Albert Espinosa, "La notte in cui ci siamo ascoltati")
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martedì 14 giugno 2016
La magia dei "momenti"...
Mykonos, isola greca delle Cicladi, by Febix96.
"La magia dei momenti, i momenti
magici arrivano e se ne vanno, vanno via con il vento e ritornano con i
ricordi.
La magia dei momenti, i momenti magici
arrivano e se ne vanno, vanno via con i ricordi e ritornano con il vento". (Albert Espinosa)
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lunedì 13 giugno 2016
Un momento esaltante...
Avevo provato ad entrare nella squadra di calcio. Per farlo bastava superare una prova: segnare gol da porta a porta; e non c'era nemmeno il portiere, più facile di così...
Ricordo che quel pomeriggio avevo parlato con l'allenatore; mi aveva detto che avremmo fatto la prova dopo l'allenamento. Quindi avevo mangiato con la squadra, poi li avevo guardati giocare nella partita di allenamento e, quando ormai mancavano cinque minuti alla fine, l'allenatore mi aveva fatto cenno di entrare in campo... e per quanto possa sembrare incredibile avevo segnato, un gol di rapina a seguito di una bella azione, un gol che non avevo nemmeno calciato perchè la palla aveva colpito il palo e poi mi era rimbalzata sul lato sinistro del corpo... e mentre entrava in porta e tutti urlavano "goooool" io urlavo "ahiaaaaa"... ma il modo in cui avevo segnato era stata la cosa meno importante, il meglio era arrivato dopo...
Avevo vissuto uno dei momenti più esaltanti della mia carriera scolastica... David era corso da me e mi era salito a cavalcioni, abbracciandomi e avevo sentito quel profumo che metteva. Era l'unico della classe che si profumava, privilegi dell'avere "personalità"... Vi giuro che mi ero sentito da dio, accettato, al posto giusto...
(dal romanzo "La notte in cui ci siamo ascoltati" di Albert Espinosa")
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domenica 12 giugno 2016
mercoledì 8 giugno 2016
La prima azione della sua vita di convento...
Seminario di Maulbronn, Germania.
Sorridendo, seguì con lo sguardo Boccadoro, che correva confuso e cercava, strada facendo, di ravvivarsi con le dita i biondissimi capelli scompigliati.
Boccadoro era persuaso che la prima azione della sua vita di convento fosse stata una sciocchezza molto sconveniente, e quando cercò e raggiunse i suoi compagni a cena, si sentiva alquanto mortificato. Invece fu accolto con rispetto e cordialità, si riconciliò cavallerescamente col suo nemico e si sentì subito benvenuto in quella cerchia.
(dal romanzo "Narciso e Boccadoro" di Hermann Hesse)
Sorridendo, seguì con lo sguardo Boccadoro, che correva confuso e cercava, strada facendo, di ravvivarsi con le dita i biondissimi capelli scompigliati.
Boccadoro era persuaso che la prima azione della sua vita di convento fosse stata una sciocchezza molto sconveniente, e quando cercò e raggiunse i suoi compagni a cena, si sentiva alquanto mortificato. Invece fu accolto con rispetto e cordialità, si riconciliò cavallerescamente col suo nemico e si sentì subito benvenuto in quella cerchia.
(dal romanzo "Narciso e Boccadoro" di Hermann Hesse)
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martedì 7 giugno 2016
La parte più difficile...
Strana amicizia fu quella che s'iniziò fra Narciso e Boccadoro, piaceva a pochi, e talvolta pareva dispiacesse a loro stessi. Narciso, il pensatore, ebbe da principio la parte più difficile. Per lui tutto era spirito, anche l'amore; non gli era dato abbandonarsi spensieratamente a un'attrazione. In quell'amicizia era lo spirito reggente, e per molto tempo fu il solo a riconoscerne con chiarezza il destino, la portata e il significato. Per molto tempo, in pieno affetto rimase solitario, sapeva che non sarebbe riuscito a possedere davvero l'amico se non dopo averlo condotto alla conoscenza.
Fervido e ardente, Boccadoro s'abbanonava alla nuova vita come per gioco, senza rendersi conto di nulla; cosciente e responsabile, Narcio aspettava l'alto destino.
(dal romanzo di Hermann Hesse "Narciso e Boccadoro)
Fervido e ardente, Boccadoro s'abbanonava alla nuova vita come per gioco, senza rendersi conto di nulla; cosciente e responsabile, Narcio aspettava l'alto destino.
(dal romanzo di Hermann Hesse "Narciso e Boccadoro)
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lunedì 6 giugno 2016
Ma poi tutto cambiò...
I due giorni successivi trascorremmo parecchio tempo insieme, tornammo un paio di volte al campo da baseball, facemmo immersioni. Era fantastico...
Ma poi tutto cambiò. Non so perchè, a volte quando finalmente ottieni quel che hai sempre desiderato, ti accorgi che non tutto il mondo desidera che tu lo ottenga...
(brano tratto dal romanzo di Albert Espinosa "La notte in cui ci siamo ascoltati")
Ma poi tutto cambiò. Non so perchè, a volte quando finalmente ottieni quel che hai sempre desiderato, ti accorgi che non tutto il mondo desidera che tu lo ottenga...
(brano tratto dal romanzo di Albert Espinosa "La notte in cui ci siamo ascoltati")
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